La manifestazione con rassegna cinematografica sulle forme della natura e dell’arte, a Castell’Azzara (Monte Amiata) dall’11 al 15 luglio, si unisce quest’anno a “Dentro la terra”, ponendo il tartufo «come filo conduttore di una valorizzazione che comprende Villa La Sforzesca». Fra i premiati il documentarista d’arte Kestenholz, Ilaria Occhini e un “docu-noir” sul mondo dei tartufi.
La sezione “Flower Cinematografica” con proiezioni di film d’autore, “Flower En Regard” con rassegna di cinema sulle forme dell’arte e focus monografico su Adriano Kestenholz e i tanti premi ad attori e registi. E ancora “Flower Arte” con mostre di pittura, installazioni e visite guidate alla Villa La Sforzesca, “Flower Libri” con incontri e presentazioni di libri, “Flower Musica” con i concerti di musica classica, jazz e contemporanea, “Flower Ambiente e Territorio” con i dibattiti sulla valorizzazione dei siti ambientali e architettonici Unesco e l’intervento della presidente del Fai Ilaria Borletti Buitoni. E poi degustazioni a volontà, il mercato della filiera corta ed escursioni alla ricerca di tartufi.
Tanto cinema e moltissime attività nel nome della natura e del territorio alla sesta edizione del Flower Film Festival, «manifestazione internazionale con concorso e rassegna cinematografica sulle forme ed espressioni della natura e dell’arte ideata da Palladium Productions», che si svolge da oggi al 15 luglio nella splendida cornice cincquecentesca di Villa La Sforzesca a Castell’Azzara. Con un protagonista in più, il tartufo, grazie al connubio tra il Flower Film Festival e la kermesse “Dentro la terra – Tartufo”. Sì perché nel borgo medioevale di Castell’Azzara, situato nello scenario boschivo del Monte Amiata, lungo la via Francigena, già cinque secoli fa si cercava il tartufo nero, prodotto tipico della zona ancora oggi.
Tra gli appuntamenti da segnalare di questa edizione, l’incontro con Egidio Veronesi, regista di “Finale Emilia”, per trovare una piattaforma sinergica per le imprese emiliane per il dopo terremoto, con la partecipazione del Corpo Forestale dello Stato, la Protezione Civile e l’Unione dei Comuni dell’Amiata. Per esprimere poi la propria solidarietà ci sarà “A Cena con l’Emilia” organizzata dalla Croce Rossa, il cui ricavato andrà a favore delle famiglie colpite dal sisma.
E naturalmente, nella Corte d’onore di Villa La Sforzesca, le consegne dei tanti premi assegnati dal Comitato Scientifico del Flower Film Festival. A cominciare, oltre al “Flower En Regard” al documentarista d’arte Adriano Kestenholz, dal “Golden Flower” al regista Jo Baier per il film “La Fine è il mio inizio” sulla vita del grande giornalista e scrittore Tiziano Terzani. E poi il “Platinum Flower” al regista Luigi Faccini e alla produttrice Marina Piperno per l’impegno sociale ed ideale che traspare dai loro film insieme agli acquarelli storici e culturali del nostro paese, il “Palladium Flower” al regista Federico Bondi per la grazia etica e morale con la quale ha tratteggiato il profilo di Padre Ernesto Balducci nel film “L’Uomo Planetario”, e il premio alla carriera all’eccezionale protagonista del film “Mar Nero”, la superba Ilaria Occhini. La giuria consegnerà inoltre un ex aequo nel concorso “Silver Flower”, dedicato ai registi emergenti, al regista Nicola Ragone per il cortometraggio “Oltre l’uomo”, lieve e tenera storia di miniera tra padre e figlio, e ai registi Fabio Donati e Marco Zulini per la docu-fiction "Tuber, la saga del Pico Bianco", un noir sul mondo dei tartufi.