Rinnovata la convenzione triennale da 500 mila euro l’anno tra la Regione e il museo pratese, il cui ampliamento sarà terminato nell’autunno del 2013. Si conferma il suo ruolo di ponte tra le arti visive in Toscana e nel mondo, come ribadito dalla mostra “Moving Image in China 1988-2011” in corso fino al 1° agosto. [Foto di Sailko da Wikipedia]
Altri tre anni di convenzione con la Regione Toscana, dal 2012 al 2014, per il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato. Che vede così confermato il suo ruolo di principale centro populsore delle arti visive contemporanee in Toscana e di ponte fra le realtà artistiche del nostro territorio e ciò che accade nel resto del mondo. Con l’obiettivo di dimostrare che la nostra regione non è solo passato, ma ha qualcosa da dire anche nella ricerca artistica odierna.
La cerimonia della firma della convenzione da parte dell’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti e del sindaco di Prato, nonché presidente del Centro Pecci, Roberto Cenni, è avvenuta oggi nella sede dell’istituzione museale pratese. Durante la quale è stato detto che i lavori di ampliamento della sede stanno andando avanti e che il Pecci ingrandito e rimesso a nuovo sarà visibile nell’autunno del 2013.
«Rinnoviamo con questa convenzione triennale l’impegno economico, grazie al contributo annuo di 500 mila euro, oltre ai fondi per l’ampliamento del museo finalmente in dirittura d’arrivo, ma soprattutto ribadiamo la centralità di questa struttura per rafforzare la promozione dell’arte contemporanea nella nostra regione e oltre – ha detto l’assessore Scaletti -. Non a caso è previsto l’inserimento di un rappresentante della Regione nel Consiglio di amministrazione; e aggiungo l’affidamento e la tutela della collezione architetto Leonardo Savioli, dopo la donazione da parte della famiglia».
Soddisfazione per l’accordo è stata espressa a sua volta dal sindaco Cenni, che ha dichiarato: «La firma di questa convezione triennale è un passo fondamentale verso l’apertura del nuovo Museo Pecci, ne rinnova la governance e ne garantisce il finanziamento insieme al Comune di Prato, da sempre suo principale sostenitore».
La collezione del Museo Pecci, che negli ultimi anni ha avuto un significativo ampliamento, è diventata un collettore della memoria storico-artistica contemporanea della regione, svolgendo il compito fondamentale di conservazione, promozione e divulgazione. Il Museo svolge inoltre, come riconosciuto dalla convenzione, «il ruolo di soggetto principale e di coordinatore tra il sistema toscano della cultura e le realtà nazionali e internazionali». Come testimoniato anche dalla mostra in corso, Moving Image in China 1988-2011, che è avviata a concludersi il 1° agosto ed è «la prima grande retrospettiva europea sulla storia della videoarte cinese» (visitabile tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 16 alle 23, al prezzo di 4 euro). Una selezione di oltre quaranta opere, realizzata in collaborazione con il Minsheng Art Museum di Shanghai, che ne raccontano la nascita e gli sviluppi, dal primo video realizzato da Zhang Peili a fine anni Ottanta, fino a una delle ultime grandi produzioni della star internazionale Yang Fudong.
«Con l’accordo triennale – si conclude il comunicato -, la Regione sosterrà il Centro Pecci nella promozione dell’arte, dell’architettura e della cultura contemporanea attraverso la programmazione di mostre ed eventi ma anche per mezzo di attività di formazione del pubblico e di documentazione presso la propria biblioteca. Sul piano più strettamente regionale, il Centro Pecci è invitato a collaborare e a mettere a disposizione la propria professionalità e competenza nei confronti degli enti e delle istituzioni presenti sul territorio regionale, al fine di valorizzare spazi ed eventi importanti del sistema regionale della cultura».