Palazzo Fabroni di Pistoia dal sito del Comune

La mostra “Scultura a due voci: Luciano Fabro/Fernando Melani”, a cura di Ludovico Pratesi, viene inaugurata a Palazzo Fabroni di Pistoia il 30 novembre e sarà aperta dal 1 dicembre al 10 febbraio. Una ricostruzione, sostenuta da un carteggio inedito, del sodalizio personale e teorico dei due artisti in un percorso che va dal 1967 al 1980.

Un’esposizione «incentrata sulla ricostruzione filologico-documentaria del rapporto fra due dei più importanti protagonisti dell’arte italiana del dopoguerra: Luciano Fabro (Torino 1936 – Milano 2007) e Fernando Melani (Pistoia 1907 – 1985). Non solo una relazione di profonda amicizia ma soprattutto un sodalizio artistico e culturale, basato sulla discussione e lo scambio intorno a questioni fondamentali di filosofia dell'arte, che riguardano la struttura dell'opera, la sua vocazione di contenitore di senso, il rapporto tra l'arte e la natura».
E’ la mostra “Scultura a due voci: Luciano Fabro/Fernando Melani”, a cura di Ludovico Pratesi in collaborazione con l’Archivio Luciano e Carla Fabro, che viene inaugurata a Palazzo Fabroni di Pistoia (via Sant’Andrea 18) venerdì 30 novembre alle 17,30 con interventi, oltre che del curatore Pratesi, del sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli, del presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia Ivano Paci e del dirigente della Regione Toscana Massimo Gregorini, moderati da Elena Testaferrata, responsabile dei musei comunali pistoiesi. Evento espositivo che intende «colmare una lacuna nella storia dell'arte italiana, attraverso l'analisi di uno dei rapporti artistici più originali e fecondi tra gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, gettando una nuova luce sulla figura di Fernando Melani, protagonista di primo piano di quel momento di rinnovamento così fecondo per la cultura italiana ed europea, in rapporto con la nascita dell'Arte Povera, della quale Luciano Fabro era un componente di rilievo».
La rassegna si sviluppa cronologicamente nel periodo che va dall'aprile del 1967 (data del primo incontro tra i due artisti in occasione della personale di Melani alla galleria Numero di Fiamma Vigo a Milano) e il dicembre del 1980, anno della collettiva presso la galleria Vera Biondi di Firenze insieme a Renato Ranaldi. Il percorso si snoda pertanto intorno alle diverse occasioni espositive che hanno accomunato i due artisti, con una selezione di opere di entrambi, corredate da un apparato fotografico e documentario originale proveniente dall’archivio Fabro di Milano e da casa Melani a Pistoia, e sostenuto filologicamente da un carteggio inedito tra i due, accompagnato da una serie di testimonianze di artisti, critici, scrittori e intellettuali a loro vicini.
Il catalogo, edito da Gli Ori, contiene il testo del curatore e un saggio di Bruno Corà, accompagnati dalle immagini a colori delle opere in mostra e da fotografie d'epoca in bianco e nero, scritti inediti e interviste a testimoni del periodo. Nell'ambito dell'esposizione ampio spazio è dedicato alla comunicazione e alla esperienza formativa. Grazie al progetto educativo curato da Artemisia Associazione Culturale e dal Centro Culturale il Funaro, al pubblico di tutte le età viene offerta la possibilità di avvicinarsi in modo diverso e personalizzato a questi due protagonisti dell'arte del XX secolo: sia attraverso un percorso all'interno di quattro installazioni tematiche ispirate all'opera e al pensiero di Melani e destinate alla fruizione libera e/o guidata del pubblico; sia attraverso un programma ricco e diversificato di attività ed eventi collaterali.
La mostra resterà aperta daldicembre al 10 febbraio con i seguenti orari: dal giovedì alla domenica, 24 e 31 dicembre e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18; Natale e Capodanno dalle 16 alle 19.
Info ai numeri: 0573/371214 - 371279.

L.S.

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