Pescia: Uno spazio creativo, a metà tra lo studio d’artista e una bottega artigiana. Tutto il mondo di Silei racchiuso in una stanza colorata tra libri, marionette e animali di cartone. Luogo aperto a grandi e piccini per riscoprire il piacere del racconto e non solo…Non è un caso che Silei, fiorentino ma da tanti anni residente a Pescia abbia scelto proprio il territorio pesciatino per creare quest’officina della creatività, a due passi da Collodi, città ideale per l’infanzia, le cui potenzialità però rimangono ad oggi scarsamente utilizzate.
Dove prima sorgeva una vecchia conceria, in piazza San Romualdo, nel centro storico di Pescia, è nato l’Ornitorinco atelier di Fabrizio Silei.
Chi è Silei?
“La voce più alta e interessante della narrativa italiana per l'infanzia di questi ultimi anni”, secondo la definizione della commissione che gli ha conferito il Premio Andersen 2014 come miglior scrittore. Ad ogni modo Silei non è solo un autore per bambini. E’ un illustratore, un artista, un creativo, senza tralasciare anche il sociologo o il politico (all’attivo un’esperienza da assessore nella giunta Abenante) ma più di ogni altra cosa è qualcuno che nel raccontare ha trovato il senso della propria vita e il modo per entrare in relazione con l’altro.
E forse proprio dalla necessità di creare un luogo di incontro, dove sperimentare nuovi linguaggi e nuove forme d’espressione ha preso corpo l’idea di trasformare uno spazio privato in uno spazio aperto a grandi e piccini. L’originalità parte già dal nome.
Cosa c’entra l’ornitorinco, si saranno già chiesti in molti. Non è la prima volta che Silei tira in ballo questo curioso animale. Qualche anno fa gli dedicò persino un libro. L’ornitorinco rappresenta un’anomalia della natura, è un mammifero che depone le uova ed è l’unico esemplare della sua famiglia, “rappresenta una metafora di intercultura, interdisciplinarità, gioco, contaminazione, ibridazione” come scrive lo stesso Silei.
E questo stesso concetto vuole trovare una rappresentazione spaziale nell’atelier di piazza San Romualdo. “Questo non è uno spazio commerciale – spiega Silei – ma un luogo dove i bambini possano uscire con qualcosa che hanno realizzato proprio loro, riappropriandosi di un’abilità che ormai si è quasi estinta, quella cioè di pensare con le mani”.
Cosa vuol dire pensare con le mani? Trovare piacere nella manipolazione di un oggetto, che al contempo rappresenta esso stesso uno strumento per la narrazione, che può essere cambiato, aggiustato, adeguato di volta in volta ai gusti di chi ascolta o di chi narra. Nell’atelier c’è un teatro di marionette, un tavolo e degli strumenti da lavoro, tanti oggetti realizzati con il legno, la carta e altri materiali poveri. E poi ancora i libri, le illustrazioni, le parole, le storie. Tutto prende vita in uno spazio di pochi metri quadrati. E’ la rappresentazione di un mondo nel quale entrare per scoprire chi siamo, cosa cerchiamo, cosa può regalarci ascoltare una storia o anche inventarla.
Workshop, mostre, seminari, incontri, laboratori di scrittura, ma anche di animazione, attività di formazione. Questo e tanto altro ancora si propone di ospitare l’Ornitorinco. Sarà possibile avere aggiornamenti sugli eventi e le iniziative promosse dall’atelier sul sito internet e sulla pagina facebook dedicata.
Redazione Floraviva