Istituzionalizzare il percorso già avviato, snellendolo e semplificandolo, coinvolgere un numero sempre maggiore di giovani e maestri artigiani, tutelare un patrimonio di conoscenze e saperi che rischia di disperdersi. Sono questi i punti principali messi in evidenza dagli assessori Cristina Grieco e Stefano Ciuoffo durante la presentazione dei risultati della prima sperimentazione del progetto Bottega Scuola, avvenuta ieri, giovedì 21 luglio, a Palazzo Strozzi Sacrati.
«Un progetto importante – ha detto Cristina Grieco - per avviare giovani allo svolgimento di un'attività lavorativa ma anche per tutelare tante specificità e conoscenze artigianali che rappresentano un tratto distintivo dell'economia toscana. Prevedere forme organizzate in cui un maestro possa trasmettere professionalità e competenze all'allievo è una misura che la Regione ha messo in atto e sulla quale ha intenzione di continuare ad investire nel futuro. Anche a sostegno del settore dell'artigianato, fondamentale per la valorizzazione dei territori. Sarebbe davvero un peccato perdere conoscenze, abilità e saperi e veder scomparire mestieri caratteristici e tradizionali. L'esito della prima sperimentazione è positivo e ci incoraggia a proseguire e potenziare il progetto. Diventa fondamentale far conoscere ai giovani questa opportunità.»
«In questa fase – ha aggiunto Stefano Ciuoffo - stiamo sperimentando come le botteghe possono diventare a tutto tondo un percorso formativo riconosciuto e istituzionalizzato. L'esperienza condotta in provincia di Siena è stata positiva perché ha mostrato anche alcune criticità di cui faremo tesoro per rendere i percorsi più facilmente fruibili e mettere in condizione i maestri artigiani di metterli a disposizione. In Toscana c'è una grande tradizione artigianale, la piccola e piccolissima impresa artigiana è una caratteristica tipica toscana. Questo tipo di formazione diretta o tutoraggio, condotta con meno formalità rispetto a quelle attuali, può diventare un forte stimolo per tanti giovani a percepire le potenzialità di tanti mestieri, conoscerle ed avviare una propria attività imprenditoriale. Ci rivolgiamo a tutti i giovani, anche a coloro in possesso di alta formazione, questi mes tieri possono offrire opportunità molto interessanti. La sburocratizzazione del processo è un passo da compiere senza però che questo si traduca in una caduta di qualità dello stesso e vanificare quanto finora fatto.»
Attualmente i Maestri Artigiani in Toscana sono 161 e 18 le Botteghe Scuola accreditate. La Regione ha avviato formalmente la sperimentazione con il protocollo d'intesa firmato nel maggio 2014 con Provincia di Siena e CIA (Cassa Integrazione Assistenza, l'ente bilaterale del settore artigiano) Siena. Artex, Centro per l'artigianato artistico e tradizionale della Toscana, ha coordinato il progetto. Il bando che ha avviato ufficialmente i primi due percorsi formativi nei settori lapideo e tessile, in botteghe della provincia di Siena, è stato pubblicato nel marzo 2015. I percorsi erano destinati a inattivi, inoccupati, disoccupati, lavoratori in CIGS e in mobilità. A differenza di quanto avviene in altre regioni italiane, dove il percorso formativo è stato realizzato in collaborazione con un'agenzia formativa accreditata, il percorso individuato dalla Toscana fa un passo avanti in quanto consente al Maestro Artigiano di accreditare la propria azienda come Bottega Scuola equiparandola a un'agenzia formativa, attribuendo quindi al Maestro dignità di docente e di responsabile del programma formativo (e non solo mero esecutore materiale di progetti realizzati da altri).
Redazione