Dal settembre 2016, "Campus al Museo", progetto in collaborazione tra la Regione, i musei e le biblioteche della Toscana con UnicoopFi e al secondo anno di svolgimento, cambia grafica e nome. I "Centri estivi Settembrini s-Passo al museo" vedranno i bambini in vacanza, seguiti da operatori museali qualificati, a spasso per musei, laboratori e passeggiate nella natura.
Accanto alle immagini del Pegaso cavalcato da due bambini, i “Campus museali” diventano “Centri estivi Settembrini s- Passo al museo” per rendere maggiormente riconoscibili le edizioni che saranno realizzate d'ora in avanti. Per far conoscere meglio l´iniziativa, Regione e UnicoopFi hanno realizzato un pieghevole che illustra i progetti dei singoli musei aderenti all'iniziativa. Il nome cambia, ma il contenuto del progetto rimane lo stesso, infatti i centri estivi settembrini sono un'ottima occasione per i bambini dai 5 ai 10 anni e per i ragazzi dagli 11 ai 13 anni di trascorrere giornate divertenti ma allo stesso tempo ricche di esperienze legate alla cultura, all'apprendimento e alla socializzazione.
«Ritengo importante sottolineare – afferma la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni - che i centri estivi Settembrini sono svolti da operatori museali qualificati specializzati nella didattica che condurranno i bambini e ragazzi in visite guidate e laboratori, passeggiate nella natura e nella conoscenza del territorio, lezioni d'inglese, svolgimento compiti delle vacanze, piacevoli letture nelle biblioteche, che sono sempre partner dei musei, collaborando con questi per le iniziative delle due settimane. Sicuramente un'esperienza legata alla cultura, allo sviluppo delle potenzialità di creatività apprendimento e socializzazione dei bambini». «Peraltro i benefici dell'esposizione all'arte anche per i più piccoli - aggiunge Barni - sono comprovati anche scientificamente. Uno studio recente apparso su autorevoli riviste di pedagogia dimostra che gli studenti abituati a frequentare istituzioni culturali, come musei e centri d'arte, non solo acquisiscono una maggiore predisposizione dal punto di vista artistico, ma dimostrano anche di sviluppare maggiori livelli di tolleranza, di empatia, così come una migliore capacità di memorizzare ciò che imparano e di sviluppare un pensiero critico».
Questo tipo di centri estivi, dal 29 agosto/2 settembre al 5/9 settembre 2016, nasce per consentire alle famiglie una migliore conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa. Infatti si svolgono nei periodi di chiusura scolastica e cioè nelle vacanze estive (ma anche in quelle natalizie e pasquali). I musei aderenti al progetto delle province di Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Pisa, Prato e Siena sono 27, ognuno di essi ha lavorato su un proprio filo conduttore, su un tema specifico che può essere letto sulla pagina dedicata nel sito regionale.
Redazione