«Da Pistoia capitale italiana della cultura ci viene un modello da utilizzare per l'intera Toscana, per giungere ad una pianificazione culturale che si basi su policentrismo e qualità dell'offerta e dei progetti culturali». Così la vicepresidente e assessore regionale alla cultura, Monica Barni, questa mattina alla biblioteca San Giorgio di Pistoia, per la seduta speciale del Consiglio regionale.
Il Consiglio regionale si è riunito stamani alla biblioteca san Giorgio di Pistoia in una seduta speciale nella neoeletta Capitale italiana della Cultura 2017. «Si tratta di un riconoscimento - ha aggiunto Barni - che premia la visione e la comune capacità progettuale della politica pubblica, che mette insieme e valorizza le potenzialità della città attraverso un lavoro strategico di pianificazione e progettazione integrata e partecipata, in una visione in cui educazione e cultura rappresentano il fondamento di una comunità che progetta il futuro avendo memoria di sé».
La vicepresidente ha poi osservato che sull'approccio basato sulla progettazione integrata si giocherà lo sviluppo culturale dei sistemi locali. Ha inoltre annunciato che Regione, Comune, Provincia, Asl Toscana centro, Segretariato regionale del Ministero per i beni culturali e Soprintendenza per i beni archeologici sottoscriveranno un accordo di programma per Pistoia capitale italiana della cultura 2017, che sancirà le rispettive partecipazioni ad una serie di progetti condivisi.
«Tra questi - ha spiegato la vicepresidente regionale - figurano l'ampliamento e la riqualificazione di Palazzo Fabroni, l'ampliamento del Museo della sanità pistoiese, lo sviluppo della casa della salute, e l'insediamento nell'area delle Ville Sbertoli».
Redazione