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Domani, mercoledì 19 luglio, la ventesima edizione del festival entra nel vivo con la Jazz & Wine Orchestra. Jazz & Wine in Montalcino si trasferisce nella trecentesca Fortezza di Montalcino con una big band – 20 elementi in tutto – nata per celebrare il grande binomio che ha reso questo festival famoso nel mondo.

Mercoledì 19 luglio la ventesima edizione di Jazz & Wine in Montalcino, il festival nato dalla collaborazione tra l’azienda vinicola Banfi, la famiglia Rubei dell’Alexanderplatz di Roma ed il Comune di Montalcino, si trasferisce nella trecentesca fortezza di Montalcino con la Jazz & Wine Orchestra. La big band è una formazione musicale composta da giovani e talentuosi musicisti provenienti da varie regioni italiane, nata nel 2012. Alla guida dell’orchestra il trombettista e arrangiatore Mario Corvini. Nato a Milano nel 1967 in una famiglia dove la musica, il jazz, sono di casa, il padre è infatti il grande jazzista argentino Alberto Corvini, comincia a studiare il trombone all’età di undici anni. Le sue prime apparizioni sono nei locali romani.
«Con questa orchestra, - dichiara Corvini - sto cercando da un lato di porre in rilievo gente che lo merita, dall’altro di poter creare delle occasioni di lavoro in un momento in cui la crisi sta rendendo sempre più difficile trovare sbocchi occupazionali anche per i musicisti.»
Un concerto, quello del 19 luglio a Montalcino, che vedrà salire sul palco anche due solisti d'eccezione. Nella prima parte sarà protagonista il trombone di Marcello Rosa, uno dei più grandi trombonisti italiani con special guest Filippo La Porta (percussioni). Marcello Rosa ha uno stile profondamente ispirato al jazz tradizionale che spazia, però, verso concezioni originali che gli hanno permesso di contribuire in maniera decisiva alla diffusione del jazz in Italia.
Quindi il palco, nella seconda parte del concerto, passerà a Stefano di Battista. Emigrato a Parigi nei primi anni novanta, Di Battista si inserisce nel vivace mondo musicale della capitale transalpina. La sua ascesa è stata inarrestabile:entra nelle file del gruppo di Michel Petrucciani e dell'Orchestre National de Jazz e, quindi, viene scritturato da uno storico marchio discografico quale è la Blue Note. In tutti questi anni Di Battista non ha mai abbandonato la strada maestra del jazz, percorrendola nel segno del più sanguigno hard bop.
Giovedì 20 luglio alla Fortezza di Montalcino arriva il progetto ROBERT GLASPER EXPERIMENT con Robert Glasper, due volte Grammy Award e promessa della scena mondiale (tastiere), Mark Colenburg (batteria), Casey Benjamin (sassofono), Burniss Traviss II (basso), Mike Severson (chitarra)
Quindi la rassegna proseguirà con il ROY HARGROVE QUINTET. Considerato uno dei più autorevoli trombettisti jazz al mondo Roy Hargrove, affiancato da Justin Robinson (sax alto, flauto traverso), Tadataka Unno (pianoforte), Ameen Saleem (contrabbasso) e Quincy Philips (batteria), propone un viaggio nel grande jazz internazionale.
Le trombe uniche e trascinanti di Enrico Rava  e Tomasz  Stanko saranno protagoniste dell’appuntamento di sabato 22 luglio quando sul palco di Jazz&Wine, l’European Legends Quintet presenterà il nuovo progetto che lega i due artisti: musica scritta a quattro mani, per un jazz moderno, lirico ed emozionante. Con loro Dezron Douglas (basso), Gerald Cleaver (batteria) e Giovanni Guidi (pianoforte).
Il gran finale della ventesima edizione è affidato, domenica 23 luglio, al pianoforte di Danilo Reae al suo “Something in our way”, un viaggio di note ed emozioni nei grandi successi dei Beatles e dei Rolling Stones riletti dalla sensibilità di Rea.
Tutti gli spettacoli di Jazz & Wine in Montalcino avranno inizio alle ore 21.45.
 
Redazione

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