Lo scorso 21 febbraio è nato a Pescia il “Centro di documentazione sull’architettura contemporanea in Toscana” (acronimo CeDACoT) con l'obiettivo di studiare, raccogliere e diffondere documentazioni e contributi riguardanti ogni aspetto del patrimonio architettonico e paesaggistico toscano: dalla protezione e conservazione, al restauro, fino ad una gestione degli stessi beni per promuovere a livello nazionale e internazionale la bellezza e la forza creativa di tesori artistici poco conosciuti.

Con un approccio integrato e complementare la neonata AssociazioneCeDACoT vuole diventare un punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio regionale denso di bellezze architettoniche e paesaggistiche da riscoprire. Molte le iniziative in programma: da corsi di formazione a workshop tematici; da esposizioni, a giornate di studio con la collaborazione di università, centri di ricerca, musei, istituzioni pubbliche e private, italiane e internazionali.
Nata da un’idea dell’Architetto Sergio Martinelli, successivamente realizzata e strutturata dal Prof. Ezio Godoli, già ordinario di Storia dell’Architettura Contemporanea all’Università di Firenze, con la preziosa collaborazione dell’Arch. Claudia Massi, ricercatrice operante nel Dipartimento di Architettura di Firenze. Fanno parte della nuova associazione i soci fondatori quali: la Fondazione Studi sull’arte “Licia e Carlo L. Ragghianti” di Lucca, la Fondazione “Giovanni Michelucci” di Fiesole (Firenze), l’Associazione transnazionale “Atrium” (Architecture of Totalitarian Regimes of the 20’th century in Europe’s Urban Memory) di Forlì e la Federazione Regionale Toscana Ordini Dottori Agronomi e Forestali, a dimostrazione dell’interesse che l’iniziativa ha già incontrato a livello nazionale. Altri Ordini professionali e altre Istituzioni in tempi brevi hanno deciso di aderire.
Il Centro nasce a Pescia per l’idea originale, dettata dalla presenza in città di molte architetture contemporanee di valore, conosciute a livello internazionale. In particolare i due mercati dei fiori: importanti esempi di strutture destinate ad attività economiche pubbliche e private novecentesche, del secondo dopoguerra, oggetto di una recente mostra al Palagio di Pescia.
Numerose le iniziative già in programma per il biennio 2018-2019. Una in particolare si terrà a Pescia dove una mostra ripercorrerà i tratti salienti della vita professionale di Libero Andreotti: grande artista pesciatino che ha vissuto per lungo tempo a Parigi nei primi anni del secolo scorso, collaborando con i maggiori architetti del suo tempo, con particolare riguardo alle sue opere monumentali: da quelle dedicate ai Caduti a quelle religiose, come la cappella alla Madre Italiana nella Chiesa di Santa Croce a Firenze.
Il CeDACoT ambisce a diventare un prezioso strumento per gli studiosi della materia, con un archivio dinamico 4.0, improntato principalmente sulle raccolte digitali, ma anche un importante veicolo di divulgazione e confronto verso una materia troppo spesso sconosciuta ai più, ma che - come sottolinea il Prof. Godoli: «vale la pena conoscere a fondo per poterla apprezzare, perché riguarda il paesaggio di tutti noi e come tale va raccolto e valorizzato».

Redazione

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