Zanon e Armellini

Terzo appuntamento della 62^ edizione della Stagione Pistoiese di Musica da Camera, Sabato 3 Febbraio 2024 ore 17.

Dietro i grandi talenti ci sono spesso grandi maestri: è il caso dei due straordinari musicisti, Giovanni Andrea Zanon (violino) e Leonora Armellini (pianoforte), protagonisti, sabato 3 febbraio (ore 17) al Saloncino della Musica di Palazzo de’ Rossi, del terzo appuntamento della 62^ edizione della Stagione Pistoiese di Musica da Camera, curata da Daniele Giorgi e promossa da Teatri di Pistoia con il sostegno di Fondazione Caript.

Giovanni Andrea Zanon, che imbraccia il violino da quando aveva 2 anni, su consiglio di Zubin Mehta consegue il “Master of Art” con Pinchas Zukerman alla Manhattan School di New York, per perfezionarsi a Berlino con Antje Weithaas e a Roma con Sonig Tchakerian. Classe 1998, ha già vinto oltre 30 concorsi nazionali ed internazionali, tra i quali il “Riviera Etrusca” all’età di 4 anni, il concorso di Novosibirsk in Russia (ottenendo anche tutti i premi speciali) ed il diploma di laurea al Wieniawski and Lipinski Violin Competition di Lublino. Leonora Armellini si diploma a 12 anni sotto la guida di Laura Palmieri, erede della grande scuola di Arturo Benedetti Michelangeli, e studia poi con Sergio Perticaroli e con Lilya Zilberstein. Giovanissima vincitrice del Premio “Janina Nawrocka” per la “straordinaria musicalità e la bellezza del suono” al Concorso Pianistico Internazionale “F. Chopin” di Varsavia (2010) si riconferma brillantemente nell’edizione 2021, con un Quinto Premio che ne fa la prima donna italiana ad aver scalato le vette di questa competizione considerata il vertice del pianismo mondiale.

Per Pistoia hanno scelto un programma che mette in luce tanto le loro strepitose qualità strumentali quanto la loro profondità di interpreti. In apertura, un caposaldo del repertorio per violino e pianoforte: la seconda Sonata dell’op. 30 di Beethoven, con quel che di tempestoso e appassionato che la rende diversa dalle sue precedenti composizioni cameristiche, lasciando intravedere più di un nesso con la contemporanea Sinfonia n. 2, con il testamento di Heiligenstadt, con i germi dell’Eroica.

Seguono i pezzi romantici di Dvořák, miniature in cui, così come in buona parte della produzione del compositore boemo, il richiamo all’immaginario popolare, calato in una visione dove la natura benigna regna sovrana, si staglia come dimensione colma di nostalgia per un mondo originario e genuino, ingenuamente idealizzato; la Sonata per violino e pianoforte n. 3 op. 45 di Grieg, intrisa di sentimentalismo e di pulsione drammatica (che sostituisce la Sonata per violino e pianoforte n. 2 op. 94 bis di Prokof’ev, precedentemente annunciata) e, per finire, i ‘fuochi d’artificio’ del virtuosismo di Wieniawski nella Polonaise de concert n. 1 in re maggiore op. 4.

 

Biografie

Giovanni Andrea Zanon | Inizia lo studio del violino all’età di 2 anni. Nel corso della sua attività musicale si è esibito in alcune delle sale più prestigiose del mondo, tra le quali la Carnegie Hall di New York, il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro La Fenice di Venezia, la Philharmonie di Parigi, il Musikverein di Graz, la Smetana Hall di Praga, la Bayerische Staatsoper di Monaco, il Festspielhaus di Baden-Baden, il Gran Teatre del Liceu di Barcellona, la Royal Opera House di Muscat, il Konserthuset di Stoccolma e l’Arena di Verona. Ha rappresentato l’Italia suonando allo Stadio Nazionale di Pechino in occasione della cerimonia di chiusura delle Olimpiadi 2022, trasmessa in mondovisione. Nel corso della sua carriera, ha collaborato con direttori d’orchestra quali Fabio Luisi, Theodor Guschlbauer, Donato Renzetti, Andrea Battistoni, Omer Meir Wellber e Jader Bignamini. Giovanni Andrea Zanon ha inoltre partecipato a numerosi progetti di musica da camera, che lo hanno portato ad esibirsi al fianco di artisti del calibro di Pinchas Zukerman, Anna Netrebko, Mario Brunello, Lucas Debargue e Pablo Ferrandez. Riceve numerose menzioni e riconoscimenti tra cui, a sei anni, quello del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, il Leone d’Oro dalla Regione Veneto per i meriti artistici conseguiti all’estero e la nomina di Alfiere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella. Ammesso al Conservatorio “C. Pollini” di Padova nel 2002, all’età di quattro anni, risulterà essere il più giovane ammesso nella storia delle istituzioni musicali statali italiane. Si diploma al Conservatorio “B. Marcello” di Venezia con lode e menzione onorevole all’età di 15 anni. Su consiglio di Zubin Mehta, si trasferisce negli Stati Uniti per studiare con Pinchas Zukerman e Patinka Kopec presso la Manhattan School di New York dove risulta vincitore della selezione per il Master of Art di violino all’età di 16 anni. Successivamente si perfeziona alla Hochschule für Musik “Hanns Eisler” di Berlino con Antje Weithaas e presso i corsi di perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sotto la guida di Sonig Tchakerian. Dall’ottobre 2021 è stato nominato Direttore Artistico della Fondazione Guido d’Arezzo, per la quale ha organizzato stagioni concertistiche che hanno coinvolto artisti come Zubin Mehta, Pinchas Zukerman, Arcadi Volodos, Anna Netrebko, e molti altri. Suona il meraviglioso violino A. Stradivari “Maréchal Berthier” (Cremona, 1716) della Fondazione Pro Canale di Milano.

Leonora Armellini | È stata una giovanissima vincitrice del Premio “” per la “straordinaria musicalità e la bellezza del suono” al Concorso Pianistico Internazionale “F. Chopin” di Varsavia (2010). L’esito è stato brillantemente confermato nell’edizione del 2021, con un Quinto Premio che ne fa la prima donna italiana ad aver scalato le vette della competizione considerata come il vertice del pianismo mondiale. Leonora Armellini (1992), figlia d’arte, si avvicina allo studio del pianoforte a 4 anni con Laura Palmieri e si diploma a 12 ottenendo il massimo dei voti con lode e menzione speciale. Nel 2005 vince all’unanimità il XXII Premio Venezia, riservato ai migliori diplomati dei Conservatori Italiani, e prosegue la sua formazione con Sergio Perticaroli presso l’Accademia di S. Cecilia di Roma, diplomandosi a 17 anni con lode e diventando così la più giovane diplomata della prestigiosa istituzione. Si perfeziona con Lilya Zilberstein e Marian Mika, e si diploma presso l’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola con Boris Petrushansky (2018). Fra i numerosi premi e riconoscimenti per le sue qualità artistiche e umane, Leonora ha ricevuto nel 2013 dalle mani di Zubin Mehta il premio “Galileo 2000 Pentagramma d’oro” per il “grande coraggio e talento musicale”. Nel maggio 2013, l’Associazione Nazionale Critici Musicali ha deciso di assegnare il “XXXII Premio Abbiati”, “PremIo Piero Farulli”, al Trio formato da Leonora, Laura Marzadori e Ludovico Armellini (Pianoforte, Violino e violoncello). Tiene regolarmente concerti come solista e camerista per festival e stagioni concertistiche in Italia e all’estero (Carnegie Hall di New York, Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, Salle Cortot di Parigi, Filarmonica di Varsavia, Teatro La Fenice di Venezia, Progetto Martha Argerich a Lugano, e in tutta Europa, Cina, Corea del Sud, Giappone), ed è stata affiancata da numerose orchestre fra cui la Filarmonica di Varsavia, l’Orchestra di Padova e del Veneto, I Solisti Veneti, l’Orchestra Filarmonica di Torino, l’Orchestra del Teatro La Fenice, l’Orchestra dell’Arena di Verona, l’Orchestra Nazionale Ucraina, la Sinfonia Varsovia, l’Orchestra Sinfonica della Filarmonica di Lodz (Polonia). Leonora è protagonista di numerosi progetti discografici; di più recente uscita sono il DVD “Piano Recital” pubblicato da ContempoArs contenente, tra gli altri, gli Studi op. 25 di Chopin, e un CD pubblicato da Brilliant Classics contenente il Concerto per due pianoforti e orchestra di Poulenc, la Scottish Ballad di Britten e la Première Suite di Debussy per pianoforte a 4 mani nella formazione del Duo Pianistico di Padova (con il pianista Mattia Ometto), Orchestra di Padova e del Veneto e il direttore Luigi Piovano. Nella stessa formazione ha inoltre inciso per Da Vinci Classics l’integrale dell’opera per due pianoforti di Brahms. È stata invitata da radiotelevisioni italiane ed estere per trasmissioni di interviste e concerti (tra cui si ricordano i “Concerti del Quirinale” e l’apparizione come ospite al Festival di Sanremo 2013). A fianco di Matteo Rampin ha scritto e pubblicato il libro di divulgazione musicale “Mozart era un figo, Bach ancora di più”, edito da SALANI (2014), giunto ormai alla settima edizione e tradotto e tradotto in spagnolo. È attualmente docente di Pianoforte Principale presso il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria (RO).

 

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