giurlano gori

Monica Preti e Presidente Zogheri onorano Giuliano Gori per il suo impatto nell'arte e comunità di Pistoia, riflettendo sull'eredità culturale.

La comunità artistica e culturale di Pistoia si è fermata per un momento di riflessione e commemorazione alla notizia della scomparsa di Giuliano Gori, figura eminente nel panorama dell'arte contemporanea. La Direttrice di Fondazione Pistoia Musei, Monica Preti, ha condiviso il suo personale tributo a Gori, ricordando l'influenza e il lascito di questo grande mecenate e collezionista.

Monica Preti ha incontrato Giuliano Gori per la prima volta nel 2007, in occasione di un progetto al Louvre dedicato al tema del labirinto nell'arte e nella cultura. Fu proprio Gori a invitarla a parlare al convegno “Le jardin comme labyrinthe du monde”. Questa collaborazione segnò l'inizio di una profonda stima reciproca e di un dialogo continuo sull'arte ambientale, tema caro a entrambi.

La visita di Preti alla Fattoria di Celle, dove Gori la guidò attraverso il parco di sculture ambientali, rappresentò un momento chiave nella sua comprensione dell'arte ambientale. In particolare, rimase impressa l'opera del Labirinto di Robert Morris, esempio di come artista, committente e natura possano dialogare e creare insieme.

Nel suo ruolo attuale alla Fondazione Pistoia Musei, Preti ha avuto modo di riconnettersi con Gori, apprezzandone non solo la figura di mecenate e collezionista, ma anche la generosità nel condividere le sue esperienze biografiche e il percorso intrapreso con artisti del calibro di Pistoletto, Melotti, Giuseppe Penone, Anselm Kiefer e Daniel Buren. Il Presidente della Fondazione, Zogheri, ha a sua volta espresso il proprio cordoglio, sottolineando come la scomparsa di Giuliano Gori rappresenti una grande perdita non solo per il mondo dell'arte, ma per l'intera comunità. Egli ha elogiato il ruolo di Gori nella creazione della Fattoria di Celle, che ha contribuito a far conoscere Pistoia in tutto il mondo. Zogheri ha ricordato le opere d'arte importanti come la fontana di Buren a Villa La Magia e quella di Bury a Montecatini, attribuendone il merito a Gori e alla sua collaborazione con il professor Ivano Paci.

Inoltre, Zogheri ha ricordato con affetto l'intelligenza, la competenza e la visione lungimirante di Gori, notando come questi tratti fossero esemplari nel contesto delle sue realizzazioni significative in vari ambiti. Ha concluso esprimendo il cordoglio e la vicinanza della Fondazione alla famiglia di Giuliano Gori, rimarcando il suo ruolo centrale nel percorso della Fondazione stessa. La scomparsa di Giuliano Gori lascia un vuoto nel panorama culturale, ma il suo spirito e la sua visione continueranno a vivere attraverso l'arte e i progetti che ha sostenuto e ispirato.

Redazione

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